2023

Un viaggio tra inerzia, gravità, tempo e risonanza: il mio 2023 raccontato attraverso le leggi della fisica.

Un altro anno è volato, in questa galassia caotica e ordinata. Questo 2023, da ammiratore della curiosità, ho voluto raccontarlo ammiccando alla scienza. Ho pensato all’inerzia, alla gravità, al tempo e alla risonanza. Alle spalle, in fila indiana, ci sono sempre 2022, 2021, 2020, 2018, 2017, per i nostalgici.

Inerzia

Un corpo persiste nel suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a meno che non sia costretto a cambiare quello stato da forze applicate su di esso.

A pensarci bene, viviamo la maggior parte del nostro tempo secondo questa legge fisica. Poche decisioni nella nostra vita influiscono sulla direzione che poi percorriamo per mesi, o anni. E mica è una cosa cattiva di per sé. Solo va riconosciuta e utilizzata a favore, anziché subita.

All’inizio del 2023, per esempio, io la stavo subendo.

Vivevo stabilmente a Milano da quasi 10 anni. Una decisione presa nel 2014 in poche settimane ha innescato una traiettoria che mi ha portato a restare lì per un terzo di vita, tra una cosa e l’altra.

I primi anni sono stati dedicati all’università, poi via via alle esperienze lavorative, alcune gratificanti, altre meno.

A lungo ho vissuto la narrativa del: «Eh ma sai Milano offre tanto…» – senza mai metterla in discussione. Col tempo, però, ho iniziato a chiedermi: «Quanto offre Milano? A chi offre? Offre gratis? Che cosa chiede in cambio?»

Ecco che da dopo il covid ho esaminato quella traiettoria su cui stavo da tempo, trovando risposte controverse. Né bianche, né nere. Diciamo grigio scuro.

È stato un bel grattacapo. Perché da un lato sentivo la necessità di un cambiamento, ma dall’altro non sapevo come, o dove, cambiare.

Dopo tanto arrovellarsi, sono arrivato ad una scelta, convinto a metà: mi sono ri-trasferito a Gambellara, il paesino in cui sono cresciuto.

anno-2023-gambellara

Interrompere l’inerzia della “vita milanese” ha richiesto molta energia e fatica. Perché vedevo la cosa come una sorta di epilogo fallimentare di tanti anni di studio, impegno e gavetta nella “città che offre tanto”.

Infatti, trasferire il mio corpo da una città ad un’altra non è bastato a cambiare rotta. L’inerzia era anche e soprattutto nella mia testa, che mi riproponeva situazioni, azioni e reazioni già viste.

Ho fatto un gran lavoro con me stesso, per individuare punti di vista in cortocircuito e crearne di nuovi.

Gravità

Più grandi sono le masse, maggiore è la forza di attrazione tra di loro; e più lontane sono le masse, minore è la loro forza di attrazione reciproca.

Dopo il trasferimento, la vita gambellarese ha preso gradualmente una nuova direzione. Ho ritrovato persone care, una routine sana e… tranquillità.

Negli anni non ho mai abbandonato completamente le mie radici. Vuoi perché da Milano la distanza era poca, vuoi perché ho sempre tenuto alle relazioni con diverse persone.

Gambellara, alcuni amici, la mia famiglia: rappresentano un centro di gravità che ha sempre esercitato una forza di attrazione nei miei confronti. L’ho vissuta per anni, prendendo decine di treni, facendo dozzine di valigie, ma non ne ho mai avuto piena consapevolezza fino a quest’anno.

A Milano, una delle cose che più mi mancavano erano relazioni significative. Sì, gli aperitivi. Sì, il networking. Sì, l’amico che rivedi dopo 6 mesi (e rivedrai dopo altri 6). Però poi?

Tra i motivi dello spostarmi c’era anche questo. Ma la vita è bizzarra, no? E proprio quando avevo ritrovato la mia orbita nella galassia veneta, dopo alcuni mesi è spuntato un nuovo centro di gravità. Dove? A Milano, ovviamente. Una persona ha modificato la mia traiettoria e mi sono riavvicinato alla città dei grattacieli.

È stato un anno di quasi-nomadismo. Però credo valga sempre la pena gravitare intorno a ciò che ci fa stare bene.

Tempo

Il tempo è la percezione e rappresentazione della modalità di successione degli eventi, per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi.

Percezione. Il tempo è sì misurato in secondi, minuti, ore, ma è soprattutto percezione. Quando avevo 10 anni mi sembrava che un anno fosse lunghissimo, mentre oggi arrivo a dicembre e puntualmente penso che sia volato. Comunque, sempre 365 giorni sono.

A proposito del tempo, un breve aneddoto. Dal viaggio in India a gennaio ho portato a casa qualche souvenir, compreso questo elefantino.

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Tra un dito rotto e un virus che mi ha steso con quasi di 40 febbre, il mio rientro è stato piuttosto… provante.

Il fine settimana seguente stavo meglio e ricordo che mi sono detto: «Devo chiamare mia nonna per salutarla, così le dico che passo a portarle l’elefantino dal viaggio.»

Poi mi sono perso a fare altre cose. Quelle di poco conto che però riempiono il tempo, e mi è passato di mente. «Va beh, lo faccio la settimana prossima» – ho pensato.

Purtroppo non c’è stata un’altra settimana per poterlo fare. Nel suo piccolo, è stato un momento triste.

Qualche mese dopo, anche quella palla di pelo di nome Maggie ha lasciato il cortile di casa più silenzioso e spento.

Che il tempo passi, non è di per sé una novità. Avere la percezione così forte del suo passaggio, però, per me lo è stata.

Quest’anno ancor di più ha consolidato la filosofia del 2022: «Quello che posso fare oggi non è detto che lo possa fare tra qualche mese, o l’anno prossimo. […] Le sfighe sono dietro l’angolo (tiè), le cose belle sono dietro l’angolo. Per cui, se abbiamo l’occasione di vivere un’esperienza, l’occasione va colta. Va vissuta.»

Per il resto, ho celebrato la vita, l’amore e lo scorrere del tempo, con compleanni, feste di guarigione e matrimoni. Ho cantato a squarciagola Vasco a Bologna, mi sono commosso con Fabio Concato a Milano (forse sto diventando boomer).

Ho fatto belle cose, ho visto bella gente.

Risonanza

La risonanza è un fenomeno fisico dove un oggetto o un sistema vibra con ampiezza massima quando viene stimolato da una frequenza corrispondente alla sua frequenza naturale di oscillazione. È comune in molti sistemi, dalla musica (corde di chitarra che vibrano al tocco) all’ingegneria (ponti che oscillano con il vento). La risonanza può essere utile o distruttiva, a seconda del contesto.

Tutti cerchiamo ambienti in cui sentirci a nostro agio. Con persone simili, che hanno visioni allineate alle nostre, che sposano uno stile di vita vicino al nostro. In poche parole, cerchiamo ambienti che risuonino con noi.

Gli anni del covid hanno disperso, o distrutto, alcuni ecosistemi sociali che ero solito frequentare. Quest’anno mi sono riattivato per trovarne di nuovi, perché, banalmente, ne sentivo la mancanza.

A maggio ho partecipato a Learnn Offline, un evento che mi ha dato una bella carica di energia. Mi ha permesso di rivedere amici del mio settore che avevo perso di vista. Alcuni hanno raggiunto cime professionali notevoli ed è stato bello ripensare al loro inizio, quando li ho conosciuti e ancora parlavano di sogni e idee, ai piedi della loro montagna.

Durante la mia parentesi veneta, invece, grazie ad un amico, ho iniziato a bazzicare una community giovane e vivace che stimola le menti tra Verona e Brescia. Parlo di Dreamers. Ai loro aperitivi e meetup ho conosciuto professionisti in gamba, da cui sono nate anche collaborazioni.

E ultimo, ma non meno importante, il co-working. Dopo l’estate, quando mi sono ritrasferito a Milano, ho cercato un luogo dove poter lavorare in modo flessibile. La scrivania domestica è comoda, senza dubbio, ma nella mia esperienza diventa alienante alla lunga.

anno-2023-open-milano-coworking-stand-up

Cercavo una soluzione ibrida e un po’ per caso ho scoperto Open. Uno spazio molto accogliente e vivo in Porta Romana, in cui ho conosciuto persone interessanti, ho invitato amici a colazione, ho riso alle serate stand-up comedy e… sì, ho anche lavorato.

Quest’anno ho toccato di nuovo con mano la differenza che può fare un ambiente sintonizzato con la nostra frequenza naturale: amplifica la nostra energia, stimola nuove idee, attrae opportunità inaspettate.

Cin cin

E ora siamo qui: altro giro, altra corsa.

Ti auguro di frequentare le persone che risuonano con la tua natura. Di trovare la forza di cambiare, se ti trovi sulla traiettoria sbagliata. E di lasciarti attrarre da ciò che ti fa stare bene. Perché il tempo è prezioso.

Buon 2024!

Un abbraccio.

Fede

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